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venerdì 27 settembre 2013

La triste storia dell'uomo che ha esagerato con il Viagra


COLOMBIA - Voleva «impressionare» la sua nuova fidanzata, quindi ha ottimisticamente ingoiato una bella manciata delle famose pillole blu, nella speranza di avere un’erezione prodigiosa. Invece, è finita con l’amputazione del pene.
FRATTURA DEL PENE - È successo a un colombiano di 66 anni, finito in ospedale dopo aver trascorso giorni terribili con un’erezione perenne a causa del troppo Viagra ingerito. Secondo quanto riportato dall’Huffington Post, i medici del piccolo ospedale di Gigante hanno subito disposto il trasferimento dell’uomo presso una struttura più grande a Neiva, dove gli è stata diagnosticata una frattura del pene associata ai primi sintomi di gangrena. Per salvargli la vita, i medici non hanno potuto fare altro che amputargli il pene, la cui funzionalità era stata irrimediabilmente compromessa dal massiccio afflusso di sangue causato dalla famosa pillola anti-impotenza.
NON SOTTOVALUTARE LE CONSEGUENZE DEL PRIAPISMO - La triste storia di quest’uomo, che per ovvie ragioni ha chiesto di poter mantenere il proprio anonimato, può far sorridere ma il «priapismo», specie se causato dall’assunzione non controllata di medicinali, è una condizione che può portare a danni irreversibili: se non viene trattata entro 24 ore, il pene verrà irrimediabilmente danneggiato, rendendo difficoltose – o impossibili – le future erezioni.

MILIARDARIO BRASILIANO SEPPELLISCE LA SUA BENTLEY PER UTILIZZARLA NELL’ALDILÀ

SAN PAOLO (Brasile) – Le popolazioni antiche erano solite seppellire i morti insieme ad oggetti e tesori, con la convinzione che nell’aldilà potessero essere utili. Ovviamente tale credenza è caduta nel corso dei secoli; l’uomo sa bene che dopo la morte l’anima non necessita più di bisogni carnali. Tuttavia alcuni, che difficilmente riescono a staccarsi dai propri averi, continuano a mantenere questa tradizione, facendosi seppellire insieme ad oggetti preziosi sia per valore che ricordo. Come questo signore brasiliano, il conte Chiquihno Scarpa, che ha progettato di farsi seppellire insieme alla sua auto, una Bentley. L’eccentrico milionario di San Paolo, ora sessantaduenne, per emulare le gesta degli antichi faraoni egiziani, ha dunque deciso di seppellire la sua salma nel giardino dentro l’auto, in modo da poter continuare a guidarla nell’aldilà. Così, armato di pala e di un escavatore, l’uomo ha iniziato a scavare la buca sul retro del giardino, documentando le sue gesta con una serie di foto, postate poi sul web.
Alla domanda di come sia nata una simile idea, il miliardario ha risposto che il merito va ad un documentario visto sui faraoni egiziani. “Stavo guardando un documentario su i faraoni d’Egitto, molto interessanti. Seppellirono la loro intera fortuna per avere una vita comoda nell’aldilà. “Dunque perché non portare con sé la propria adorata auto da 500 mila dollari, invece di lasciarla agli eredi? Ovviamente la notizia ha suscitato scalpore e indignazione tra la gente, rivelando l’avidità e la cupidigia del milionario, intento solo a conservare i propri beni.

FIONA, 5 ANNI, UCCISA DI BOTTE DAL PATRIGNO E SEPOLTA NUDA NEL BOSCO DAVANTI ALLA SORELLINA

PARIGI - Choc in Francia: Fiona, 5 anni, è stata uccisa di botte dal patrigno e sepolta nuda nel bosco sotto gli occhi della sorellina.
 Svolta tragica nella vicenda della piccola Fiona, 5 anni, scomparsa a maggio mentre stava giocando in un giardino pubblico di Clermont-Ferrand, nel centro del paese, che commuove da mesi la Francia. Dopo quattro mesi di angoscia e di grande partecipazione emotiva dell'opinione pubblica, la madre della bimba, Cecile Bourgeon, 25 anni, ha finito col confessare: Fiona non è scomparsa, ma è morta dopo essere stata picchiata dal compagno della madre. L'uomo si era ubriacato in una serata tra amici. Ora gli inquirenti stanno cercando il corpicino della bimba in un bosco vicino. Per mesi, la versione raccontata dalla madre di Fiona era stata molto diversa. La donna aveva detto di essersi appisolata alcuni minuti sulla panchina di un giardino pubblico, mentre Fiona giocava con i fratellini. Quando si era risvegliata la bimba non c'era più. In lacrime e incinta di diversi mesi, Cecile Bourgeon aveva allertato la polizia e subito madri solidali di tutta la Francia avevano costituito collettivi per sostenere la giovane donna «colpevole di essersi addormentata perchè stanca». Oggi queste mamme si sono dette «nauseate» da tutta questa storia che era solo un'invenzione. Ancora diversa la versione di Berkane Maklouf, il compagno della donna, per il quale Fiona è morta a causa di un «incidente domestico». I due sono attualmente in stato di fermo insieme ad altre tre persone.

mercoledì 25 settembre 2013

MANDY, 'OCTOMUM' E IL DRAMMA DI 17 ANNI FA. "NEL GIRO DI TRE GIORNI PERSI I MIEI 8 FIGLI"

LONDRA - Mandy Allwood, soprannominata dai media ‘Octomum‘, ha affrontato molte dure prove nella vita. In questi giorni avrebbe dovuto festeggiare il diciassettesimo compleanno dei suoi otto gemelli, i figli dati alla luce e morti subito dopo, nel 1996. Inevitabile il ricordo di quei tragici momenti. 
In un’intervista con il Sunday People, la signora Allwood ha detto che ha cercato di uccidersi due volte, e che sta ancora combattendo la sua battaglia contro l’alcol. “In tre giorni e tre notti ho abortito otto volte. Ho cullato ciascuno di loro, mentre morivano tra le mie braccia. E’ stato orribile. Veramente orribile“, racconta la donna. Ha detto di aver pregato Dio quando è nato l’ultimo dei suoi figli chiedendogli di lasciare che almeno uno di loro sopravvivesse, solo per poi veder morire anche lui. I bambini sono tutti sepolti nel cimitero di West Norwood, South London. Ha spiegato che, se possibile, il suo dolore era peggiorato per l’attenzione che la sua gravidanza aveva destato nei media. LE CRONACHE La sua storia era finita sui giornali di tutto il mondo, ne avevano parlato anche nei programmi televisivi come The Oprah Winfrey Show, e aveva anche ricevuto un messaggio di sostegno da parte della principessa Diana. Ma, ha detto, che nonostante tanta gente le sia stata vicino, ancora oggi non si è ripresa dalla sua perdita devastante. Ha raccontato al giornale di aver toccato il fondo nel 2008, quando un giorno aveva bevuto vino fin dal primo minuto in cui si era svegliata, e aveva chiamato un taxi perché andasse a comprarle altre quattro bottiglie, a lei era stata ritirata la patente di guida. Aveva anche ricevuto una segnalazione per comportamento anti-sociale, perché quel giorno aveva ‘assordato’ i suoi vicini ascoltando infinite volte ‘Nothing Compares to You‘ di Sinead O’Connor mettendola a tutto volume. TENTATIVI DI SUICIDIO La sua vita è completamente cambiata dopo ciò che è accaduto 17 anni fa Poi ci sono stati i due tentativi di suicidio. Il primo, in un bagno pubblico a Warwick, aveva preso 90 compresse di paracetamolo, trangugiandole con due bottiglie di vino bianco, questo episodio aveva fatto si che venisse ricoverata per cinque giorni in una unità per forti dipendenze. Lei sostiene di aver ricevuto poco aiuto nei giorni successivi. La signora Allwood ha detto che il secondo tentativo le ha fatto capire che aveva bisogno di cambiare completamente la sua vita e ricominciare con nuovi amici. Ha trascorso cinque mesi in un centro di riabilitazione a Weston, Somerset, nel 2009.

lunedì 23 settembre 2013

Sardegna: 2 bambini provocano disastro ambientale con secchiello e paletta

VALLEDORIA – Provocare un disastro ambientale con un semplice gioco in spiaggia. E quanto successo nella località sarda di Valledoria con protagonisti due ignari bambini in vacanza con la famiglia. I due (il più grande ha 7 anni), a loro insaputa, mentre scavavano nella sabbia con paletta e secchiello, sono riusciti, incredibilmente, ad aprire un varco che separa le acque limpide del mare da quelle melmose del fiume Coghinas, provocando, di fatto “la marea gialla”. Come racconta la Nuova Sardegna, i genitori dei piccoli, provenienti dalla Toscana, sono stati denunciati alla magistratura dai vigili urbani per il danno provocato dai propri figli. “Sono stato contattato al cellulare da alcuni bagnanti intorno alle 14:50”, dichiara l’assessore al turismo di Valledoria, Francesco Piroddi, aggiungendo “Non si erano resi conto (i bambini) del danno che stavano causando al litorale. Nonostante il tempestivo intervento, al nostro arrivo l'acqua del Coghinas stava già attraversando il solco creato da secchielli e palette e non è stato possibile bloccare l'apertura della foce, che a causa della pressione del fiume verso il mare in breve tempo ha allargato i suoi argini di sabbia. Ho spiegato al signore toscano, continua Piroddi, i disagi che si creano quando si apre la foce del fiume dopo giorni di chiusura, ma solo dopo aver visto la colorazione del mare, ha capito il disagio creato ai bagnanti e agli operatori del settore, oltre al buon nome del nostro litorale”. In effetti, dopo circa un’ora dal gesto dei due bambini, il mare era diventato del colore giallo tipico del fiume. Già in passato un avvertimento era stato lanciato dal sindaco di ValledoriaTore Terzitta, il quale aveva dichiarato che chi fosse stato trovato ad aprire abusivamente in qualsiasi modo la foce del fiume sarebbe stato perseguito penalmente.

37.000 EURO PER DIVENTARE PAMELA ANDERSON

INGHILTERRA - Voleva diventare come il suo idolo. Carolyn Anderson si è sottoposta a diversi interventi chirurgici per avere l’aspetto dell’eroina di Baywatch. Protesi al seno, sbiancanti per denti, ciglia finte e abbronzante, la 28enne di Liverpool non ha badato a spese per coronare il suo sogno. Ha addirittura deciso di cambiare la sua identità e prendere il cognome “Anderson” pur di essere uguale alla bagnina più famosa del mondo. La donna ha anche deciso di avviare una sua attività sfruttando la somiglianza con Pamela Anderson. Ha deciso, ad esempio, di vendere alcune magliette, poster e calendari con la sua immagine. Secondo la 28enne inglese, l’idea di diventare come Pamela Anderson è dovuta ad un commento di suo padre, che avrebbe detto alla ragazza, quando era adolescente, di essere molto simile all’ attrice americana.

L'INCREDIBILE STORIA DI HELEN: 20MILA STERLINE DI BOLLETTA TELEFONICA PER CARICARE LE FOTO DELLE VACANZE SU FACEBOOK

LONDRA – 20mila sterline (pari a circa 23mila euro) di bolletta telefonica per mettere le foto della sua vacanza su Facebook. La bolletta astronomica stellare è arrivata a Helen Christie, 40 anni, che ha deciso di utilizzare la connessione del suo telefono durante la vacanza in Turchia per condividerne sul social network foto e momenti salienti.
La donna conosceva bene le tariffe e per questo motivo aveva aderito ad una promozione della sua compagnia telefonica che prevedeva un consumo pari a 6 sterline al giorno per poter navigare, ma il traffico dati ha superato il limite consentito e la bolletta è lievitata fino alle stelle.
Come riporta il Daily Mail la donna ha ricevuto come bolletta un prezzo 40 volte superiore a quello della vacanza: “È inaccettabile quello che fanno le compagnie telefoniche”, ha dichiarato la donna.

ROMA, RAPPORTI ALL'APERTO CON PROSTITUTE: ECCO LE FOTO SHOCK PUBBLICATE DAI RESIDENTI

ROMA – Rapporti a pagamento e sotto gli occhi di tutti:  lo fanno di giorno, senza nascondersi, all’aperto. Lo fanno sul ciglio della strada, in una stradina sterrata ma anche a ridosso di un campo di calcio. Succede a Roma, dove i residenti esasperati hanno deciso di fotografare gli atti osceni e pubblicarli su internet. E’ la seconda volta, nel giro di poco, che i romani si ribellano a certe indecenze: tempo fa i residenti di Tor Sapienza avevano ripreso gli stessi scatti di quel sesso consumato tra via Giorgio Morandi e via Gino Severino. Erano partiti subito i controlli e cinque persone erano state denunciate.
Ora è accaduto di nuovo: siamo a ridosso della via Ardeatina, frequentatissima dalle lucciole. Ormai il mestiere, si sa, si offre anche in pieno giorno. Ma che sia sufficiente rallentare con l’auto per vedere certe scene comincia a dare fastidio a molti.
I controlli dove sono? Se lo è chiesto tempo fa Roma Today che aveva diffuso le foto di Tor Sapienza. Se lo domanda nuovamente il blog “Romafaschifo.com” che ha pubblicato decine di foto di sesso con le prostitute in pieno giorno sull’Ardeatina. L’ennesima denuncia farà sicuramente scattare nuovi controlli più serrati. Ma a chi è che spetta vigilare?

venerdì 20 settembre 2013

martedì 17 settembre 2013

Studio rivela: rapporti orali aiutano donne a combattere depressione

NEW YORK - I rapporti orali aiutano le donne a combattere la depressione. La conferma arriva da una ricerca effettuata da un gruppo di specialisti della New York State University. 
Lo sperma dell’uomo rappresenterebbe una sorta di antidepressivo naturale. Gli studiosi hanno lavorato su un campione di 293 donne, analizzando la loro vita sessuale e mettendola a confronto con il loro benessere mentale. Si è scoperto che le donne con una più attiva vita sessuale di questo tipo possedevano maggiore resistenza a stress e depressione.
Lo sperma (che contiene serotonina, melatonina, cortisolo e ossiticina) aiuterebbe anche a combattere i problemi di insonnia e a stare tranquilli dal momento che il sesso orale non richiede alcun contraccettivo.

Studio shock rivela: ''Batteri ed escrementi sul fondo di ogni borsa da donna''

GRAN BRETAGNA - Piccole, capienti, casual o eleganti: le borse sono un accessorio irrinunciabile e le donne ci mettono dentro di tutto, ma mai si aspetterebbero di rischiare la loro salute soltanto infilandoci una mano dentro. Sul fondo di ogni borsa da donna, infatti, si celano microscopici e pericolosi nemici: e-coli mortali, batteri velenosi e tracce di escrementi. Una sorta di borsa di Mary Poppins da incubo. La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori britannici dopo aver prelevato dei tamponi dall'interno di borse, custodie dei computer portatili e borsoni da palestra.  
In molti hanno ammesso che le usano per trasportare le scarpe o la biancheria intima sporca.
Uno su cinque ha detto che mette in borsa anche le gomme masticate con un evidente rischio di portare a casa effetti indesiderati per la salute.
La ricercatrice Claire Powley, da Mentos, ha dichiarato: "I nostri risultati sono scioccanti. Le persone sono del tutto ignare dei batteri nocivi che poi mettono in bocca".
RISCHIO MENINGITE Tra gli ospiti del fondo è incluso anche lo streptococco fecale, che può causare la meningite, e pseudomonas, un'infezione ospedaliera comune.  
SCARSA IGIENE Colpa della scarsa igiene personale. Tra le persone intervistate, una donna su tre ha ammesso che non ha mai pulito la borsa.

lunedì 16 settembre 2013

COPPIA SI INTRODUCE DI NASCOSTO IN APPARTAMENTO, GIRA UN VIDEO PORNO, MA LO DIMENTICA LÌ

Una coppia di Elma, nello stato di Washington, era probabilmente in cerca di emozioni per le loro serate piccanti, e avevano scelto di fare sesso in una casa di sconosciuti, che apparentemente era vuota da qualche giorno, con i proprietari probabilmente fuori città per una breve vacanza. Per rendere ancora più piccanti le cose, avevano deciso di riprendersi mentre facevano sesso.
Ma se in generale filmarsi in certe situazioni non è una grande idea, perché poi non si è mai sicuri di dove finirà il filmato, riprendersi con una videocamera rubata è una cattiva idea. Riprendersi con una telecamera rubata, mentre si fa sesso dopo avere commesso violazione di domicilio, è una pessima idea. Soprattutto se poi si dimentica il filmato in casa.
Infatti, i due hanno sentito dei rumori all’ingresso della casa, e se ne sono andati dalla porta sul retro. Non erano però i proprietari che tornavano, ma il vicino di casa che era venuto a prendere la posta: l’uomo ha intravisto i due allontanarsi dal retro, ma soprattutto ha trovato la telecamera con la videocassetta che ha permesso una facile identificazione dei due.

LA BAMBINA HA LA FEBBRE, LA METTE NEL FREEZER

OTTAWA - La bambina di 10 mesi della sua fidanzata ha la febbre. Lui non riesce a farla abbassare e non trova di meglio che mettere la piccola nel congelatore. Il fatto è avvenuto giovedì scorso sull'isola del Principe Edoardo, provincia orientale canadese, come riporta il giornale locale «Charlottetown Guardian». Derrick Hardy, 21 anni, ora deve rispondere di maltrattamenti su minore e negligenza, la piccola per fortuna è stata salvata dalla madre che, come riporta l'ente radiotelevisivo canadese, l'ha trovata in maglietta tra i cubetti di ghiaccio e gli hamburger congelati. 

NON COLPEVOLE - Hardy si è difeso dicendo che comunque aveva lasciato aperto lo sportello del freezer, ma la mamma della piccola ha riferito di averlo trovato chiuso. L'uomo, che ha ammesso di non avere pratica di infanti ammalati, in tribunale si è dichiarato non colpevole e ha riferito che la piccola è rimasta nel congelatore solo per una quarantina di secondi e l'ha messa solo dopo averle appoggiato una pezza bagnata sul viso per far scendere la temperatura, ma senza ottenere risultati. Poi l'ha portata fuori casa di notte all'aria aperta, ha pensato anche di farle fare un bagno freddo, ma ha rinunciato per timore che potesse affogare. Alla fine ha trovato la soluzione più brillante: il congelatore. Un medico ha detto che la madre ha trovato la piccola «piangente, singhiozzante e terrorizzata». La bambina è stata subito portata in ospedale dove è rimasta alcuni giorni per curare le bruciature di primo e secondo grado causate dal ghiaccio sulla pelle delicata. Ora la piccola è stata affidata alla nonna materna.

La fan agli One Direction: ''Seguitemi o uccido il cane''. Poi lo fa davvero

NEW YORK - «Seguitemi su Twitter o uccido il mio cane». Una fan sfegatata degli One Direction, ha taggato in questo post tutti i mebri della band e l'account ufficiale, sperando in una risposta, che avrebbe salvato la vita del suo chihuahua. A quanto sembra, nell'oceano di notifiche e segnalazioni dei social network, l'appello della giovane sudamericana è rimasto inascoltato, nonostante fosse accompagnato da una fotografia in cui stringe con una mano il collo del cane. Così in un post successivo la ragazza coinvolge ancora i membri degli One Direction scrivendo: «Vi amo, seguitemi. Il mio cane è appena morto». Accanto un'immagine della ragazza in lacrime, con in braccio il povero animale. La notizia, pubblicata da molti quotidiani del Sudamerica e poi rimbalzata negli States attarverso il New York Daily News, ha fatto infuriare il popolo del web, con una petizione che ha portato alla chiusura dell'account Twitter @illumivato e la segnalazione della ragazza alle forze dell'Ordine. L'identità della fan non è stata rivelata, ma non è comunque certo che l'animale sia stato realmente ucciso, ma un 'amore' per un gruppo musicale dimostrato in maniera così ' malata' è comunque un comportamento da non imitare.

MEDICO PRECARIO IN ITALIA,VA IN INGHILTERRA E DIVENTA IL 'RE DEI DISTURBI': "NON TORNO PIÙ"

MARTELLAGO - Oggi la Bbc manderà in onda uno speciale radiofonico dedicato ad un noto cardiochirurgo pediatrico, raccontando tutti progetti di questo affermato professionista. Giovedì prossimo si ripeterà, addirittura con un documentario di un'ora. Nulla di strano e di eclatante, è normale che il principale network britannico si interessi alle eccellenze sanitarie del Regno Unito. Ma la notizia davvero singolare è che il medico in questione ha solo 36 anni, un percorso didattico condotto tra Mestre e Padova, ed è originario di Olmo di Martellago. Nel Miranese è cresciuto, poi a 19 anni ha capito che quel paesino cominciava a stargli stretto.
 IL TRASFERIMENTO Per dar sfogo alle proprie ambizioni doveva trasferirsi, prima a Padova e poi in Inghilterra. E da quel giorno Simone Speggiorin di strada ne ha fatta davvero tanta. Sono molti i giovani italiani che decidono di tentare l'avventura all'estero, ma pochi riescono ad affermarsi in un campo simile consacrandosi pure a livello internazionale. Nel settore il suo nome circola da tempo, perché Simone è il più giovane cardiochirurgo "strutturato" (dirige un'unità e ricopre un ruolo equivalente a quello italiano di primario) di tutta l'Inghilterra. Ma ad affascinare i media britannici è anche e soprattutto un progetto che lo vede in prima linea con un'associazione che si occupa di curare i bambini indiani colpiti da problemi cardiaci. Dottor Speggiorin, come nasce l'opportunità di lasciare l'ambiente padovano e volare oltremanica?
«Nel 2003 mi sono laureato in Medicina a Padova, nel 2009 ho completato la specializzazione in cardiochirurgia imparando moltissimo dal professor Giovanni Stellin, il mio primo mentore. Ma il mio sogno era quello di lavorare con i bambini, mi affascinava l'idea di curare i piccoli con malformazioni cardiache. E sapevo che prima o poi avrei dovuto andare all'estero per completare il mio percorso formativo».
In Italia non sarebbe stato possibile?
«Non volevo ristagnare come precario in un sistema molto ma molto indietro, il problema è generale e non basterebbe certo solo una riforma della sanità. È per questo che ho deciso di mettermi in gioco all'estero. Dopo la specializzazione in Italia ottieni un diploma e sei legalmente abilitato a fare il cardiochirurgo, ma non è facile essere già formato e pronto per svolgere la professione».
Quindi, che è successo?
«Tramite Giovanni Stellin, a cui devo moltissimo, ho conosciuto il professor Martin Elliott del Great Ormond Street Hospital di Londra, uno degli ospedali pediatrici più importanti d'Europa. Con lui ho scritto un articolo scientifico, evidentemente gli è piaciuto il mio modo di lavorare. E mi ha chiesto di seguirlo a Londra».
Un'occasione che lei ha deciso di prendere al volo, giusto?
«Si, sono stato li per tre anni sub-specializzandomi in chirurgia tracheale e cardiochirurgica pediatrica. Poi è spuntata una nuova opportunità, un altro aereo da prendere al volo».
Ed è finito per un anno in India Bengalore, come mai?
«In quell'area geografica la popolazione è vastissima e ci sono molti bambini, la quantità di malformazione al cuore è purtroppo molto elevata e quindi sapevo che li c'era bisogno di lavoro. I dottori indiani sono molto bravi ma come numero non bastano. L'India era il posto ideale per completare il mio training formativo».
Che esperienza è stata?
«Bella, bellissima. Uno choc culturale, certo, ma mi è servita molto per testare davvero quello che potevo valere».
Dopo un anno si è presentata l'occasione di partire di nuovo, è stata una scelta difficile?
«Mi hanno offerto due posti, a Leicester in Inghilterra e a Sidney in Australia. Ho scelto la prima per rimanere in Europa, per riavvicinarmi agli amici e alla famiglia».
E proprio a Leicester, nel cuore del Regno Unito, lavora tutt'ora. Di cosa si occupa?
«Al Glenfield Hospital sono stato assunto come cardiochirurgo pediatrico. Ma faccio pure parte di una charity con un gruppo di dottori da tutto il mondo che vanno in India ad operare bambini».
Come si struttura questo progetto?
«La charity è nata proprio a Leicester, tre o quattro volte all'anno andiamo in India a curare questi bambini che altrimenti morirebbero. Spesso appartengono a famiglie che vivono in grandi condizioni di povertà e non si possono permettere alcuna spesa. Così il costo delle cure viene suddiviso tra l'ospedale indiano e la nostra charity, denominata "Healing Little Hearts"».
Quali sono le più grandi differenze tra il sistema sanitario italiano e quello inglese?
«Quello britannico è organizzato in maniera maniacale ed è più meritocratico, se sei bravo è più facile che vai avanti».
E dell'Italia cosa le manca?
«La famiglia e la colazione con brioche e cappuccino, stop. La maggior parte dei miei vecchi amici è già all'estero».
Tornerebbe?
«No, non avrebbe senso. Pensi: tre anni fa feci domanda per un concorso in Italia, mi hanno risposto la settimana scorsa. Assurdo. Ora sono in una curva ascendente, tornare significherebbe rimettersi in coda. Per fortuna il mondo è grande e pieno di opportunità».

CINA, LE LACRIME DELL'ELEFANTINO ABBANDONATO DALLA MADRE CHE VOLEVA UCCIDERLO

PECHINO - Ore e ore di un pianto inconsolabile. Così i custodi dello zoo di Rongcheng, provincia cinese di Shandong, raccontano, increduli, la reazione di un baby elefante, Zhuangzhuang, dopo il distacco forzato dalla madre che aveva tentato di ucciderlo appena nato. 
Soccorso e trasferito in un altro ambiente, lontano dalla mamma, il cucciolo di elefante ha cominciato a piangere. Si è calmato solo dopo cinque ore. Ora a occuparsi di lui sarà l'inserviente che lo aveva salvato

venerdì 13 settembre 2013

LO SPOT CHE HA FATTO SMETTERE DI FUMARE 100MILA PERSONE

STATI UNITI - «Sono Terrie, ed ero una fumatrice». Comincia così lo spot-shock del Centers for Disease Control and Prevention, lanciato un anno fa nell’ambito di una massiccia campagna anti-fumo su tutto il territorio degli Stati Uniti. Secondo le stime, questo breve video sarebbe riuscito a far abbandonare le sigarette ad almeno centomila americani, messi di fronte al rischio di poter diventare, un giorno, come la donna di questo spot. SPOT SHOCK - Terrie ha cominciato a fumare all’età di 13 anni, e oggi vuole dare alcuni consigli ai fumatori per «iniziare la giornata»: Sono Terrie, ed ero una fumatrice. Voglio darvi alcuni consigli per essere pronti alla mattina. Prima la dentiera, poi la parrucca, poi l’aggeggio per avere le mani libere. E poi sete pronti per la giornata. La voce della donna è innaturalmente roca, e mentre parla tappa con un pollice il buco lasciato dalla laringectomia, verosimilmente praticata a causa di un cancro. CENTOMILA FUMATORI IN MENO - Secondo quanto riportato dal quotidiano elvetico Le Matin, la campagna del Centers for Disease Control and Prevention è costata 54 milioni di dollari e avrebbe convinto 1,6 milioni di fumatori americani a fare almeno un tentativo per smettere di fumare.Di questi, centomila ce l’hanno fatta.




 

RAPPORTO IN TRENO DAVANTI A TUTTI: ARRESTATA COPPIA

TAIWAN - Sorpresi a consumare un rapporto sessuale in un treno diretto a Taipei durante la notte. Una coppia è stata sorpresa e immortalata mentre si concedeva degli attimi di intimità in un luogo pubblico.
I due, raccontano i testimoni, non sembravano affatto preoccupati o imbarazzati dalla gente che avevano intorno e un ragazzo ha deciso di immortalare la scena diffondendo la foto che sta facendo il giro del mondo.
Ma non tutti si sono divertiti nell'assistere alla scena, alcuni passeggeri hanno avvertito le forze dell'ordine che hanno arrestato la coppia. Stando a quanto rilasciato dalla polizia pare che i due avessero lievi disturbi mentali.

Ha 70 anni ma ne dimostra 40: ''Tutto merito della dieta vegana''

STATI UNITI - Si chiama Annette Larkins ed è di Asheville, North Carolina. Questa donna ha 71 anni, è nata infatti nel 1942. Il segreto di questa sua giovinezza? Non di certo si tratta della chirurgia estetica come tutti potrebbero pensare, e nemmeno di medicinali che promettono di ringiovanire la pelle. L’unica cosa che da diverso tempo a questa parte ha portato avanti è una sana dieta vegana che le permette di godere di ottima salute.

Le sue forze nonostante l’età sono invidiabili tanto da consentirle di iniziare la giornata alle 5:30 del mattino. Cura il suo giardino dove coltiva verdura biolgia di cui si nutre, e inoltre non beve nemmeno l’acqua in bottiglia ma si disseta con l’acqua piovana che raccoglie quotidianamente nel suo giardino.

Ha raccontato di essere diventata vegana in quanto suo marito, Amos,  ha avuto una macelleria per motissimi anni. Amos ora soffre di diabete e dimostra molti più anni di lei, tant’è che spesso Annette viene scambiata per sua figlia.

MUORE A DUE ANNI IN OSPEDALE A ROMA. "FORSE UN ERRORE NELLA TRACHEOTOMIA"

ROMA - Un ''evento avverso'', sembrerebbe una manovra errata nel corso di una tracheotomia, è costato la vita ieri sera a una bambina di due anni e mezzo, ricoverata al Policlinico Tor Vergata di Roma.
Sarà eseguita oggi alle 14, nell'istituto di medicina legale della Sapienza, l'autopsia sul corpo della bimba di due anni e mezzo morta ieri sera al Policlinico Tor Vergata di Roma, dove era ricoverata. La piccola è morta prima di essere sottoposta a un intervento chirurgico per un trapianto di midollo osseo. Sul caso la procura ha già avviato un'inchiesta e i carabinieri hanno sequestrato le cartelle cliniche. La Direzione generale, fanno sapere dall'ospedale, ha già richiesto al direttore sanitario aziendale «una dettagliata e documentata relazione sull'evento e ha disposto la costituzione di una Commissione medica di inchiesta composta da specialisti esterni di comprovata esperienza per accertare le modalità dell'accaduto e verificare le eventuali responsabilità professionali». Al termine degli accertamenti, la direzione generale, spiega la struttura, «si riserva di assumere eventuali provvedimenti cautelari sul personale coinvolto». «Il tutto in assoluta trasparenza ed a totale garanzia dei cittadini e della verità», sottolinea l'ospedale. Il direttore generale di Tor Vergata, Enrico Bollero, ha informato il ministro della Salute e il presidente della Regione Lazio. «Tutto il Policlinico Tor Vergata - conclude nella nota l'ospedale - è unito alla famiglia nel dolore per il tragico evento e si impegna a fare piena luce su quanto accaduto».


APERTA UN'INCHIESTA L'ospedale ha subito aperto una inchiesta interna ''per verificare le eventuali responsabilita' professionali''. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo, e i carabinieri dei Nas hanno gia' sequestrato la cartella clinica della bambina. Dell'accaduto sono stati informati il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che ha immediatamente attivato una commissione d'inchiesta.
BIMBA LEUCEMICA. I fatti, su cui si sta indagando dunque su piu' fronti, sono avvenuti nella serata di mercoledi'. La bambina, affetta da una forma di leucemia, era ricoverata nel reparto di Ematologia, e doveva essere sottoposta a trapianto di midollo. Ma qualcosa, stando a quanto filtra da ambienti investigativi, deve essere andato storto. Qualcosa di ''molto grave''. Una ''manovra errata'' nel corso di una tracheotomia, cioe' una incisione chirurgica alla parte frontale del collo per aprire una diversa via respiratoria.
ERRORE UMANO. C'e' insomma il pesante sospetto, ancora pero' tutto da verificare, che a causare la morte della bambina potrebbe essere stato un tragico errore umano. Un ''evento avverso'', stando alla nota diffusa oggi dal Policlinico romano diretto da Enrico Bollero. Bollero ha chiesto al direttore sanitario ''una dettagliata e documentata relazione sull'evento e ha disposto la costituzione di una commissione d'inchiesta''. Ne fanno parte specialisti esterni ''di comprovata esperienza''. All'esito degli accertamenti la direzione ''si riserva di assumere eventuali provvedimenti cautelari sul personale coinvolto, il tutto in assoluta trasparenza e a totale garanzia dei cittadini e della verita'''.
GENITORI DISPERATI. Una verita' che oggi e' cio' che cerca la famiglia della piccola, piombata nella disperazione e a cui e' arrivato il cordoglio del Policlinico tutto. Una famiglia che continua a chiedersi il perche' di una tragedia impossibile da accettare. Nel luogo dove cercava sollievo, la loro piccola ha invece trovato la morte.


mercoledì 11 settembre 2013

IL PADRE DELLA SPOSA MUORE DURANTE LE NOZZE MA LA CERIMONIA VA AVANTI LO STESSO

INGHILTERRA - Il padre è morto soffocato al ricevimento di nozze della figlia – ma la festa è andata avanti perché “sarebbe stato quello che avrebbe volutoJagan Babwah, 73 anni, aveva preso il suo posto al tavolo insieme ad altri 160 ospiti per mangiare e brindare al matrimonio di Camela in un castello del XIV secolo. Ma pochi minuti dopo che il pasto ha preso il via, un pezzo di agnello gli si è bloccato in gola ed è stato portato fuori. Amici e parenti degli sposi si sono affrettati e hanno cercato di eseguire la manovra di Heimlich per liberargli le vie aeree, ma l’uomo è stato colpito da un attacco di cuore. Quando i paramedici sono arrivati sul posto, non hanno potuto far altro che dichiarare la sua morte.
Camela Taylor, 35 anni, ha deciso di continuare la festa, perché, a suo dire, il padre si sarebbe arrabbiato se l’avesse interrotta a causa della sua morte. Ha detto che il papà era stato entusiasta, per la prima volta aveva indossato un abito in tre pezzi, l’aveva accompagnata alla cerimonia su una Rolls-Royce bianca ed era molto contento della scelta della figlia di sposare John Taylor, 26 anni. Camela, di Gillingham, Kent, già mamma di un bimbo di un anno, ha detto che la decisione di continuare le celebrazioni è stata presa perché era quello che il papà avrebbe voluto. “‘Abbiamo passato due anni e mezzo progettando il matrimonio e lui ne parlava sempre. Quella mattina era così felice. Io ero la sua bambina. Non aveva mai indossato un abito così elegante. Mentre stava per accompagnarmi lungo la navata ha iniziato a piangere. Era la prima volta che lo vedevo piangere e mi sono commossa anche io. Era una giornata calda. Quando sono arrivate le portate, gli ho detto di levarsi la giacca, ma lui non lo ha fatto“.
Il signor Babwah era seduto accanto a sua moglie Shanty, 67 anni, nella sala del Cooling Castle, Rochester, nel Kent, il 31 maggio. E’ stato accompagnato fuori per prendere un po’ d’aria fresca quando ha iniziato a soffocare. La sposa aspettava che il padre tornasse, ma lei è stata portata in una stanza adiacente – dove era stato celebrato il matrimonio – per sentirsi dire che era morto. Non ha mai avuto modo di ascoltare il discorso che il papà aveva preparato e ha rivelato come il giorno dopo ha lottato per leggere ciò che aveva scritto per lei e il marito. Camela: “Per settimane dopo mi sono sentita come se non avessi voglia di festeggiare“.
L’inchiesta si è conclusa questa settimana e la morte è stata registrata come accidentale.

SPOSA AD 8 ANNI MUORE DOPO LA PRIMA NOTTE DI NOZZE PER LESIONI INTERNE

SAN' A' (YEMEN) - Una notizia terribile arriva dallo Yemen. 

Rawan è la bambina yemenita di 8 anni morta per le lesioni riportate durante la prima notte di nozze. I genitori l'avevano data in moglie a un uomo di 40 anni. A quanto scrive la stampa inglese che per prima ha riferito la vicenda, la piccola viveva nella zona tribale di Hardh, vicino al confine con l'Arabia Saudita, nel nord-ovest dello Yemen.

Un gruppo di attivisti locali si è già mosso perché la famiglia della bambina e il marito vengano arrestati, sebbene la pratica delle spose bambine sia molto diffusa nello Yemen.
Secondo un rapporto del ministero degli Affari sociali, oltre un quarto delle donne yemenite si sposa prima dei 15 anni. 

Tale età era stata imposta come minima per contrarre matrimonio fino agli anni Novanta quando tale limite venne abrogato per consentire ai genitori di decidere quando far sposare le figlie.

MASTURBATRICI DI PROFESSIONE: LAVORO DA 1200 EURO AL MESE

CINA 
Le signore che fanno il lavoro non sono infermieri o operatori sanitari sono ancora "punheteiras", una professione che è riconosciuta nella Repubblica popolare cinese.

In tempi di crisi economica, forse si può trovare un nuovo modo di guadagnare. Ma che cosa fa esattamente la pugnettista? La lavoratrice stimola gli uomini che intendono donare il loro seme. Non capita tutti i giorni di ritrovarsi ad avere a disposizione una prestazione del genere.
In Italia non esiste questo tipo di mestiere. Chi intende donare il seme, deve arrangiarsi! In Oriente avrebbero deciso di rimediare e di fornire un servizio a pagamento con donne che, attraverso comprovate capacità manuali, riescono a produrre l’effetto desiderato.
E non ci sono nemmeno controindicazioni! Forse con il tempo ci si può anche annoiare, un po’ come nellecatene di montaggio di una fabbrica, ma per gli uomini che si sottopongono al “massaggio” deve essere proprio bello vedersi coccolati e trattati in maniera così amabile dalle pugnettiste.
Qualche clinica cinese ha smentito la notizia, ma questa nuova “professione sanitaria”, di cui si sta parlando, sta suscitando un certo scalpore. C’è anche chi si preoccupa per il benessere delle lavoratrici, in quanto si ritiene che potrebbero incorrere in dei problemi ai tendini. Ma si sa, al limite ci potremmo ritrovare di fronte ad un altro caso di malattia professionale!
Intanto le pugnettiste guadagnerebbero 1.200 euro al mese, uno stipendio non da poco, considerando che tra l’altro non occorre nemmeno un titolo di studio specifico. Si può dire che sia un mestiere che aiuta ad unire l’utile al dilettevole!

lunedì 9 settembre 2013

Coppia fa l'amore in taxi in pieno giorno

SHANGHAI (CINA) - Una società vive di cambiamenti e rivoluzioni più o meno rilevanti quando aumenta il benessere e la ricchezza tra la popolazione. È quello che sta succedendo in Cina dove oltre a maggiori possibilità in termini lavorativi sono aumentati anche i casi di persone pizzicate a fare sesso in luoghi pubblici.
In questo caso una coppia di giovani emancipati cinesi è stata fotografata mentre fa l’amore in taxi in pieno giorno su una strada trafficata di Shanghai. I dettagli sull’accaduto sono vaghi ma le foto scattate e poi postate sul social network cinese Weibo non hanno bisogno di interpretazioni, parlano da sé. L’unica cosa certa è che il tassista era piuttosto imbarazzato.

CHARLIE, LA SEX-TERAPEUTA: "VADO A LETTO CON TUO MARITO E TI SALVO IL MATRIMONIO"

LONDRA - Problemi coniugali? Noia a letto e passione spenta? Basta rivolgersi a Charlie Rose, una 32enne britannica che si occupa di far 'rifiorire' l'amore perduto, spesso andando anche a letto con i suoi clienti. Infatti è molto frequente che alla base dei problemi di coppia ci sia la poca sintonia in camera da letto, così Charlie offre le sue prestazioni ai mariti che non riescono a soddisfare le proprie mogli, e sembra che nessuno si sia mai lamentato. "A volte basta una sessione - rivela Charlie al Mirror - ma in alcuni casi c'è bisogno di vedersi qualche volta in più". Bastano poche ore con la signora Rose e i problemi a letto svaniscono, ma il 'servizio' non si riduce soltanto al sesso. I corsi aiutano anche a migliorare il proprio bacio e il modo di rapportarsi alla donna. I risultati sono stati eccellenti fino a questo momento, con dei matrimoni che sono stati letteralmente 'salvati' dalla terapia di Charlie.

TEXAS, LA VIOLENZA SULLE DONNE DIVENTA MARKETING. SPOPOLA LA DECALCOMANIA CON LA RAGAZZA LEGATA

DALLAS - Una donna legata e distesa nel bagliaio di un pickup è l'ultima trovata di una ditta texana, la Hornet Sign, produttrice di decalcomanie per veicoli. L'immagine, che mostra una donna bionda con il volto coperto dalle mani e dai capelli, è talmente realistica che i passanti vedendola hanno scatenato una serie di segnalazioni al 911.
Travolto dalle critiche, il proprietario della ditta si è giustificato definendola "una semplice idea pubblicitaria per aumentare le vendite". Una 'giusta causa', insomma, per la quale ha posato volontariamente un'impiegata dell'azienda. Nonostante le polemiche, l'obiettivo è stato purtroppo raggiunto: gli ordini per la decalcomania sono aumentati.

LODI, 18ENNE UCCISA IN UN GIOCO EROTICO. IL KILLER È UN 41ENNE: "SESSO DOPO LA MORTE"

ROMA -Un gioco erotico 'estremò con quelle fascette di plastica strette al collo fino a soffocarla. E poi sesso anche quando era ormai morta. Ha confessato Andrea Pizzocolo, ragioniere di 41 anni di Arese (Milano) e padre di una bimba di 5, fermato nella notte a Lodi per aver ucciso Lavinia Simona Ailoaiei, romena, 18 anni appena compiuti, conosciuta su internet con il nick di 'Dora' e che ieri pomeriggio è stata trovata morta in un campo di mais nel lodigiano. Era nuda, addosso aveva solo le due chinghiette letali e, a coprirle il volto, un asciugamano di cotone bianco. In una decina di ore gli uomini della squadra mobile di Lodi guidati da Alessandro Battista e coordinati dal procuratore della Repubblica Vincenzo Russo, hanno risolto il caso 'guadagnando' anche i ringraziamenti per il loro «lavoro esemplare» da parte del Questore Vito Ciriello.

SESSO COL CADAVERE Un'inchiesta 'lampo' che ha portato ad assicurare l'omicida alla giustizia partendo da una sola traccia: la salvietta sul viso della giovanissima che ha permesso di arrivare all'azienda produttrice e agli alberghi dove è in uso. Da qui inquirenti e investigatori hanno ristretto il campo di indagine ai clienti del motel Silk di San Martino in Strada, non molto lontano dal luogo dove è stato ritrovato il cadavere, sospettando fin da subito di Pizzocolo. Il 41enne era già conosciuto alla reception dell' albergo per coppie.

 Dopo aver identificato l'uomo, verso mezzanotte gli agenti della squadra mobile sono andati a casa sua, ad Arese. Dalla perquisizione è spuntato un pacco con parecchi cavetti di plastica e autobloccanti di solito usati dagli elettricisti e soprattutto uguali a quelli trovati al collo della 18enne. Il ragioniere è stato quindi accompagnato in questura a Lodi e interrogato dal procuratore Russo per quattro ore: inizialmente ha negato ma poi è crollato. Ha raccontato di aver contattato la giovane qualche giorno fa.

 Mercoledì scorso il primo appuntamento in una camera del motel Moon di Busto Arsizio. L' altro ieri sera il secondo incontro nello stesso albergo: sesso spinto con quelle fasce di plastica legate al collo di lei, che lui le ha stretto fino a quando ha cominciato a stare male e che poi - è la sua versione che però non convince - ha cercato di allentare senza riuscirvi. «Ho perso la testa, sono andato il tilt», avrebbe detto, aggiungendo di aver caricato in auto nella notte fra venerdì e sabato la ragazza - non si sa se ancora viva o già morta - e di aver cominciato a «girovagare» fino al motel Silk. Dove ha avuto un ulteriore rapporto sessuale con il cadavere poi abbandonato ai bordi del campo. In quella stanza sono stati rinvenuti macchie di sangue, capelli lunghi nella vasca, e due paia di pantofole sparse in giro su cui sono in corso accertamenti. 

Come accertamenti sono in corso per capire se la giovane sia davvero una prostituta e per rintracciare i suoi famigliari. Di lei è rimasta solo una borsa, un documento di identità e dei telefoni cellulari ripescati in un cassonetto dell'Autogrill di Muggiano Est: sono stati buttati lì da Pizzocolo mentre stava rincasando. Nei confronti dell'uomo, domani, il Procuratore Russo invierà al gip la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere con le accuse di omicidio volontario e atti osceni su cadavere. Al momento non è stata contestata alcuna aggravante. Rimane, invece, la certezza che nulla abbia fatto per salvare la 18enne che per un gioco erotico è morta anche se non si sa ancora esattamente quando. Lo stabilirà l'autopsia.

venerdì 6 settembre 2013

FANNO SESSO ORALE DAVANTI A TUTTI AL CONCERTO DI EMINEM E LE FOTO FINISCONO ONLINE, LA POLIZIA LI STA CERCANDO

All’ultimo concerto di Eminem a Slane Castle, in Irlanda, è successo di tutto. Ben 60 persone sono state arrestate per rissa, droga e altri piccoli reati. Ma una ragazza irlandese, probabilmente minorenne – si dice diciassettenne, ha praticato del sesso orale con il suo ragazzo (presumibilmente), ripresa e fotografata da tutti i presenti lì intorno. Le foto hanno fatto il giro del web, rendendo in poche ore i due ragazzi famosissimi. Ma tutto ha delle conseguenze…per esempio, dato che la ragazza è molto probabilmente minorenne, si configura il reato di pedopornografia. La polizia sta infatti cercando tutti coloro che hanno postato le foto online.Il Daily Mail Online rivela che la studentessa è attualmente distrutta dalla vergogna, poiché è stata derisa e presa in giro a seguito della pubblicazione delle foto, tanto da essere stata ricoverata in ospedale per lo shock subito. Mentre il ragazzo è stato definito “un eroe”, possiamo ben immaginare come sia stata apostrofata la ragazza. Altre foto mostrano la ragazza mentre bacia il ragazzo in questione, e pratica del sesso orale con un altro uomo nella stessa occasione. Le foto, intanto, circolano ancora su Facebook, Twitter, Tumblr, Instagram: non c’è un social network esente da questa mania voyeuristica. Caso di cyber-bullismo o di comportamento incauto all’aperto?

GRAVE UN BIMBO DI 4 ANNI INVESTITO A ROMA. "ALLA GUIDA DELLA SMART C'ERA MARIA MONSÈ"

ROMA - Un bimbo di 4 anni è stato investito da un'automobilista mentre era a a fare un giro con il padre. L’incidente è accaduto poco dopo le 18 su un tratto di via Luca Signorelli nel quartiere Flaminio.

Il personale di un’ambulanza è arrivato nel giro di pochi minuti e l’ha trasportato a sirene spiegate al Bambin Gesù. Le sue condizioni sono gravi ma non il piccolo non correrebber pericolo di vita e i medici continuano a monitorarlo e a fare tutti gli accertamenti di rito.
Alla guida della Smart targata DZ31..., secondo quanto riscontrato dalla polizia locale di Roma Capitale, la conduttrive tv Maria Monsè, all'anagrafe Maria Concetta La Rosa, di 39 anni.
Ad occuparsi dei rilievi sono i vigili urbani del secondo gruppo che hanno anche ascoltato alcuni testimoni. Da una prima ricostruzione, un’automobilista al volante di un’auto di piccola cilindrata non avrebbe visto il bambino mentre attraversava la strada vicino al padre. Il cofano dell’auto ha colpito il bambino scaraventandolo ad alcuni metri di distanza. Il padre, disperato, con il cellulare ha chiamato i soccorsi. Sul posto anche un’auto della polizia. L’investitore si è subito fermato ed è stato identificato dai vigili urbani. Ora rischia un’incriminazione per lesioni colpose.

CARCERATO RICEVE CARTELLA IMU: LA CELLA È DA CONSIDERARSI PRIMA CASA

Mentre nel panorama politico italiano si fa sempre più accesa la discussione sull’Imu, una vicenda paradossale, destinata a rimanere nella storia, viene riportata dal quotidiano Il Giorno: un detenuto avrebbe ricevuto una cartella esattoriale dell’Imu, in cui la cella risulterebbe come sua prima casa e l’indirizzo di residenza dell’uomo sarebbe quello del carcere dov’è detenuto.
Tutto ciò è accaduto a Bollate, in provincia di Milano: il carcerato si è visto recapitare una richiesta di pagamento dell’Imu piuttosto curiosa. Le sue abitazioni di proprietà sono infatti considerate dal fisco come seconde case (la cui tassazione risulta essere più alta), poiché l’uomo non abita in nessuna delle due, dunque inevitabilmente la prima casa dell’uomo risulterebbe la cella dove è incarcerato al momento.
Difatti, secondo quanto riferisce il Comune, l’abitazione principale del detenuto è in via Cristina di Belgioioso 120, che altro non è che l’indirizzo del carcere. Le altre due abitazioni in possesso del detenuto sono soggette a tassazione a parte, essendo seconde abitazioni. L’uomo si è rivolto al Garante lombardo dei carcerati, facendo notare che non vanta alcun diritto reale sulla cella – come previsto dall’articolo 13 del decreto legislativo 201/2011 – e che questa non è la sua dimora abituale.

UOMO SI PRESENTA ALL’OSPEDALE CON UNA FORCHETTA NEL PENE

CANBERRA (Australia) – Avete mai pensato quanto può essere doloroso infilare un oggetto di metallo dentro il proprio corpo? Magari dall’orecchio, dal naso, dalla bocca o dall’ano? Pensate che non esistano casi di questo genere? Allora vi sbagliate. Non è la prima volta che sentite parlare di gente che ha compiuto simili gesti, tuttavia questo episodio ha davvero dell’incredibile, perché l’oggetto in questione è una forchetta che è stata infilata nel pene di un uomo. L’incidete è avvenuto in Australia, nella città di Canberra, dove un vecchio di 70 anni è stato ricoverato in ospedale, dopo essersi infilato una forchetta di 4 pollici nel proprio pene. Alle domande curiose dei medici, che hanno chiesto come un tale incidente sia capitato, l’uomo ha risposto semplicemente che cercava un modo per darsi piacere.Fortunatamente l’equipe medica è riuscita a togliere l’oggetto estrano dal corpo, usando pinze e tanto lubrificatore. Stando ad un rapporto medico, redatto dagli ospedali, sembra che questa non sia la prima volta che un uomo si presenta con degli oggetti infilati nelle parti basse.  Penne, spille di sicurezza, cavi telefonici, colla, cocaina, cannucce, marmi, lampadine, carote e serpenti, tra le altre cose strane, sono state ritrovate nei corpi delle persone ricoverate. Si tratta sempre di metodi originali, e anche poco ortodossi, che vengono usati per dare piacere. Nonostante sia da lodare l’invettiva e il coraggio di certi uomini a infilare tali oggetti nel proprio corpo, i medici avvertono che le conseguenze possono essere molto più gravi di un banale disagio. Tali pratiche, infatti, potrebbero portare ad un mal funzionamento degli organi genitali, o peggio, alla morte per sepsi.

LA DONNA CUI CRESCONO LE UNGHIE AL POSTO DEI PELI

MEMPHIS, CONTEA DI SHELBY (Tennessee, USA) – Il caso di cui vi parliamo oggi è veramente incredibile: la ragazza sfortunata che vedete in foto si chiama Shanyna Isom, ha solo 29 anni ed è residente a Memphis, nel Tennessee, in USA. Come potete vedere dalle immagini, al posto dei peli le escono delle unghie, direttamente dai follicoli piliferi: è un vero e proprio mistero.I medici hanno provato a fare il possibile per venirne a capo, eppure fino ad ora non sono riusciti a capire di cosa si tratti. Di sicuro, si tratta di una rarissima malattia, che ha colpito Shanyna per la prima volta nel 2009: oggi sono dunque passati 4 anni, e nessuno è ancora riuscito a curarla.

Come riportato dal Daily Mail, la studentessa, all’inizio, pensava che si trattasse di una strana reazione allergica, dovuta all’assunzione di steroidi: tutto il suo corpo, viso compreso, è ricoperto da una crosta molto dura, le cui protuberanze, secondo i medici, sarebbero potute essere un eczema.

Successivamente, dopo circa due anni, i medici sono riusciti a capire che si trattava di unghie, e così da allora la ragazza è stata trasferita a Baltimora per un trattamento specifico. Pare che la ragazza abbia una produzione di cellule della pelle 12 volte superiore alla norma. Da parte del nostro staff, i migliori auguri di guarigione a questa giovane ragazza!

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